10 versetti della Bibbia sull’amore reciproco

Il Signore Gesù disse: “Da questo conosceranno tutti che siete Miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri(Giovanni 13:35). Amarsi gli uni con gli altri è ciò che il Signore Gesù ci chiede, ed è la normale umanità di cui dovremmo essere dotati noi che seguiamo Dio e interagiamo con gli altri. Allora come possiamo amarci e vivere in armonia con gli altri? Leggi i seguenti 10 versetti e i contenuti correlati sull’amore reciproco per trovare il sentiero da praticare!

amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi

“Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Com’Io v’ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Da questo conosceranno tutti che siete Miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri” (Giovanni 13:34-35).

“Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri” (Giovanni 15:17).

“Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni d’amor fraterno, pietosi, umili” (I Pietro 3:8 ).

“L’amor fraterno continui fra voi. Non dimenticate l’ospitalità” (Ebrei 13:1).

“Poiché questo è il messaggio che avete udito dal principio: che ci amiamo gli uni gli altri.” (I Giovanni 3:11-12 ).

“Diletti, se Dio ci ha così amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri” (I Giovanni 4:11).

“Nessuno vide giammai Iddio; se ci amiamo gli uni gli altri, Iddio dimora in noi, e l’amor di Lui diventa perfetto in noi” (I Giovanni 4:12).

“Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l’amore copre moltitudine di peccati” (I Pietro 4:8).

“Meglio un piatto d’erbe, dov’è l’amore, che un bove ingrassato, dov’è l’odio” (Proverbi 15:17).

“Diletti, amiamoci gli uni gli altri; perché l’amore è da Dio, e chiunque ama è nato da Dio e conosce Iddio” (I Giovanni 4:7).

Parole di Dio attinenti:

Se ancora dovete scoprire la sensazione e i principi dell’essere un santo, ciò dimostra che il vostro accesso alla vita è troppo superficiale e che ancora non avete capito la verità. Nella vostra condotta e nell’ambiente in cui vivete ogni giorno, questo vi richiede di assaporare e riflettere, di tenere condivisioni fra voi, incoraggiarvi a vicenda, mantenervi reciprocamente vigili, aiutarvi e prendervi cura gli uni degli altri, sostenervi e provvedere gli uni agli altri. Non dovete sempre concentrarvi sui difetti degli altri, ma riflettere di frequente su voi stessi ed essere poi attivi nell’ammettere ad altri ciò che avete fatto e che costituisce un intralcio o un danno per loro. Dovete imparare ad aprirvi e a tenere condivisioni e discutere spesso insieme su come tenere condivisioni pratiche in base alle parole di Dio. Quando l’ambiente della vostra vita è spesso così, i rapporti con fratelli e sorelle divengono normali, e non complicati, indifferenti, freddi o crudeli come i rapporti fra miscredenti. Lentamente abbandonerete simili rapporti. Fratelli e sorelle si avvicinano e acquisiscono maggiore intimità fra loro; siete in grado di sostenervi a vicenda e di amarvi reciprocamente; avete buona volontà nel cuore o una mentalità con cui siete capaci di tolleranza e compassione fra voi, e vi sostenete e vi prendete cura gli uni degli altri, anziché avere una condizione e un atteggiamento in cui vi combattete, vi calpestate a vicenda, siete gelosi gli uni degli altri, competete di nascosto, nutrite segretamente disdegno o disprezzo per gli altri, o nessuno obbedisce a nessuno. Vivere in simili situazioni o circostanze crea rapporti terribili fra le persone. Non solo provoca influssi negativi di ogni genere su di te e ti causa danni, ma influenza negativamente e danneggia in varia misura anche gli altri. È molto difficile, in generale, superare questa situazione: ti irriti quando qualcuno ti guarda nel modo sbagliato o quando dice qualcosa non in linea con la tua volontà, e quando qualcuno fa qualcosa che ti toglie un’occasione di successo provi risentimento nei suoi confronti e ti senti a disagio e infelice, e sai pensare solo a come ripristinare la tua reputazione. Donne e giovani sono particolarmente incapaci di superare questa situazione. Si lasciano sempre intrappolare da questa indole meschina, da questi capricci, da queste emozioni vili, e per loro è difficile presentarsi dinanzi a Dio. Quando si è vincolati da tali rapporti complessi, simili a ragnatele, quando vi si è avviluppati, è difficile acquietarsi dinanzi a Dio e nelle parole di Dio. Pertanto bisogna prima imparare ad andare d’accordo con fratelli e sorelle. Bisogna essere tolleranti gli uni verso gli altri, clementi, essere in grado di vedere che cosa vi sia di eccezionale negli altri, quali siano i loro punti di forza, e bisogna imparare ad accettare le opinioni altrui e ritirarsi in profondità dentro di sé per dedicarsi alla riflessione e acquisire conoscenza di sé. Non devi indulgere ai piaceri, né lasciare briglia sciolta alle tue ambizioni, ai tuoi desideri o ai tuoi più semplici punti di forza, costringendo gli altri ad ascoltarti, a fare come dici tu, ad ammirarti, a porti su un piedistallo, e non devi poi ignorare i punti di forza degli altri esagerando e ingrandendo senza ritegno le loro manchevolezze, pubblicizzandole, denigrandole e disprezzandole a ogni occasione, né usare parole e altri mezzi per ferire e irritare gli altri, per far sì che ti obbediscano, ti ascoltino, ti temano, ti evitino. Vorreste veder nascere o sussistere un simile rapporto fra le persone? Vorreste provare questa sensazione?

Tratto da “Il principio fondamentale per la pratica dell’ingresso alla realtà della verità” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

In qualunque gruppo ti trovi, se sei in grado di superare l’invidia, le dispute, l’irrisione e la denigrazione che emergono, e i vari generi di nocività e di tecniche che le persone adottano nel trattare con gli altri, se sei in grado di riconoscere queste cose e di non esserne dominato, e le affronti correttamente senza ricadere nell’impulsività, nell’istintività o in un’indole satanica corrotta, allora i tuoi rapporti con gli altri diventeranno normali e tu sarai in grado, nel complesso, di andare d’accordo armoniosamente con loro. Se sai andare d’accordo armoniosamente con chiunque e non farti dominare né intralciare da persone, questioni e cose quando sei con gli altri, avrai una condizione normale e vivrai dinanzi a Dio. Dovunque ci sono persone, ci saranno dispute. Se non vivi secondo la verità quando ci sono dispute, vi rimarrai coinvolto. Che cosa comportano le dispute? Discordia, invidia, odio, disprezzo, competizione, critiche reciproche, lotta per le posizioni di spicco, confrontare doti, capacità, fisico, bellezza, levatura, prestigio, reputazione, ruolo, vedere chi sappia parlare in maniera più influente, chi sia più utile, chi sia più forte. Trascorri l’intera giornata a confrontarti con gli altri sotto questi aspetti, coinvolto in tali dispute, incapace di condurre una normale vita spirituale e di essere normalmente in pace dinanzi a Dio. Nel cuore sarai spesso coinvolto in tali dispute, in lotte e litigi, che non danneggeranno soltanto te ma anche gli altri e pertanto non sarai mai in grado di presentarti dinanzi a Dio. Quando qualcuno ti dice qualcosa di poco gentile, diventi negativo; quando qualcuno è più dotato di te, ha una levatura migliore della tua e ha una mente più acuta della tua, ti senti a disagio e vuoi entrare in competizione. Che modo di vivere penoso, estenuante, doloroso, essere sempre invischiati in tali situazioni. E questo non influenza forse la vita spirituale? Se non riesci a trovare una via d’uscita, la tua vita subirà spesso dei danni.

Tratto da “Il principio fondamentale per la pratica dell’ingresso alla realtà della verità” in “Registrazioni dei discorsi di Cristo degli ultimi giorni”

"Dio solleva i bisognosi dalla polvere; gli umili devono essere elevati. Userò la Mia saggezza in tutte le sue forme per governare la Chiesa universale, per governare tutte le nazioni e tutti i popoli, in modo che siano tutti in Me e che tutti voi nella Chiesa possiate sottomettervi a Me. Coloro che non hanno obbedito prima, ora devono essere obbedienti dinanzi a Me, devono sottomettersi gli uni agli altri, tollerarsi reciprocamente; le vostre vite devono essere interconnesse e voi dovete amarvi l’un l’altro, attingendo ai reciproci punti di forza per compensare le vostre debolezze, coordinandovi nel servire. In tal modo la Chiesa verrà costruita e Satana non avrà alcuna opportunità di approfittarne. Soltanto allora il Mio piano di gestione non avrà fallito. Lasciate che vi offra qui un altro promemoria. Non permettere che emergano in te delle incomprensioni perché il tal dei tali si comporta in una certa maniera o ha agito in questo e quel modo, altrimenti assumerai la condizione spirituale di un degenerato. Ritengo che sia inappropriato e inutile. L’Unico in cui credi non è Dio? Non è una persona. Le funzioni non sono le stesse. Esiste un unico corpo. Ognuno compie il proprio dovere, ognuno al proprio posto e intento a fare del proprio meglio – per ogni scintilla c’è un lampo di luce – e a ricercare la maturità nella vita. Così Io sarò soddisfatto.

Tratto dal capitolo 21 di “Discorsi di Cristo al principio” in “La Parola appare nella carne”