Come avvicinarsi a Dio? I tre modi migliori

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1. Pregare con mente concentrata e cuore sincero
2. Riflettere in cuor nostro quando leggiamo le parole di Dio
3. Rivolgere un pensiero all’amore di Dio in momenti normali

La Bibbia dice, “Perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace” (I Corinzi 14:33). Questi versi ci dicono che Dio vuole che ci quietiamo davanti a Lui in tutte le situazioni. Sono quando saremo completamente calmi sentiremo i nostri animi più vicini a Dio e potremo crescere nella nostra vita spirituale. Tuttavia, nella vita di tutti i giorni, ci sono vari fattori che ci impediscono di quietare il nostro animo davanti a Dio. I nostri animi sono per lo più occupati da fattori esterni come lavoro e famiglia; le nostre menti sono disturbate dalla complessità delle relazioni interpersonali, ad esempio attriti con fratelli e sorelle o conflitti con la nostra famiglia, oppure pensiamo a interessi materiali mentre lavoriamo e ci spendiamo per il Signore. Queste cose ci rendono incapaci di calmare i nostri animi davanti a Dio. Anche io ero così. Dopo aver letto alcune cose su un sito web evangelico e aver ascoltato i discorsi di molti fratelli e sorelle, ho identificato tre modi per riuscire a quietarmi davanti a Dio e ne ho molto beneficiato. Di seguito, li condividerò con voi.

1. Pregare con mente concentrata e cuore sincero

La parola di Dio dice, “Comincia anzitutto dall’aspetto della preghiera. Prega con tutta la tua attenzione e in momenti prestabiliti. Indipendentemente dal fatto che tu possa avere poco tempo, essere indaffarato o da quello che ti capita, fai una consuetudine di pregare e nutrirti ogni giorno delle parole di Dio”. Se vogliamo quietare il nostro animo davanti a Dio, dobbiamo iniziare dalla preghiera. A volte rivolgiamo qualche parola frettolosa al Signore e, di conseguenza, la nostra condizione spirituale ne risente per tutto il giorno; sentiamo che non è come dovrebbe essere. Perciò, per quanto il lavoro possa riempirci di impegni, dovremmo sempre e comunque presentarci a Dio e pregarLo con concentrazione e con cuore sincero, ogni giorno. Non dovremmo attenerci a norme e procedure, ma praticare quietando i nostri cuori davanti a Dio per entrare in comunione con Lui. Proprio come disse il Signore Gesù: “I veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; poiché tali sono gli adoratori che il Padre richiede(Giovanni 4:23). “Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone l’uscio fa’ orazione al Padre tuo che è nel segreto(Matteo 6:6). Perché il Signore Gesù ci ha chiesto di pregare nelle nostre camere? Perché il Signore vuole che ci estraniamo da persone, cose e situazioni attorno a noi, ci presentiamo a Dio e preghiamo con cuore sincero. Nelle nostre preghiere dovremmo aprirci a Dio e parlarGli dal profondo del nostro cuore delle cose che ci accadono o delle questioni che non comprendiamo. Ad esempio, dal momento che siamo molto impegnati per lavoro, non abbiamo tempo libero per lavorare per il Signore. Vorremmo trovare il tempo per spenderci per Lui, ma quando lo facciamo, poiché siamo a corto di tempo, cerchiamo di finire il prima possibile per tornare al nostro lavoro. Oppure, quando dobbiamo affrontare certe situazioni in famiglia o gestire dei rapporti complicati con parenti, amici o colleghi, la cosa ci agita e non sappiamo come comportarci. Tutti questi problemi che incontriamo su base quotidiana possono essere portati davanti a Dio quando preghiamo, possiamo raccontarGli i nostri problemi e pregarLo di aiutarci e guidarci, così potremo comprendere la Sua volontà e trovare una direzione concreta da seguire. Praticando in questo modo, calmeremo i nostri cuori davanti a Dio.

2. Riflettere in cuor nostro quando leggiamo le parole di Dio

Dio dice: “Inizia con la preghiera: pregare in silenzio davanti a Dio porta i migliori frutti. Fatto questo, nutriti delle parole di Dio, ricerca la luce contenuta nelle parole di Dio meditando su di esse, trova la via che conduce alla pratica, conosci lo scopo che Dio persegue nel pronunciare le Sue parole e comprendile senza discostartene”. Se intendiamo quietare il nostro animo di fronte a Dio di frequente, bisogna che durante le devozioni spirituali che diciamo ogni giorno riflettiamo di più sulle parole di Dio. Non dovremmo leggerle in maniera sbrigativa o fermarci a una comprensione superficiale, ma concentrarci sinceramente e cercare di comprenderne il significato esoterico. Durante la lettura delle parole di Dio dovremmo concentrarci sulla ricerca e sul contemplare quali aspetti della verità contengano, quali intenzioni e richieste di Dio, e come soddisfare la Sua volontà. In questo modo, il nostro animo si quieterà poco a poco. Ad esempio, quando leggiamo le seguenti parole di Dio: “Ama dunque il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua e con tutta la mente tua e con tutta la forza tua(Marco 12:30), dovremmo riflettere sul motivo per cui Dio ci ha fatto una tale richiesta. Da questo verso capiamo che Dio sa che siamo stati profondamente corrotti da Satana, e che ciò ci porta a lavorare e spenderci per Lui per soddisfare i nostri desideri e i nostri obiettivi personali. Alcuni si impegnano per ottenere fama e una buona posizione sociale, altri sono disposti a sacrificare qualcosa pur di ottenere delle benedizioni, altri ancora si spendono solo per essere oggetto di ammirazione. Se abbiamo queste impurità, nel momento in cui non otteniamo ciò che vogliamo dopo aver fatto sacrifici e sopportato delle difficoltà per il Signore, l’energia che mettiamo nel nostro lavorare e spenderci per Lui diminuirà e, nei casi peggiori, svanirà. Da ciò capiamo che siamo disposti a sacrificarci e spenderci non per amore di Dio, ma per nostro stesso interesse, e che la vediamo come una semplice transazione tra noi e Dio. Questo è il motivo per cui Egli ci richiede di amarLo con tutto il nostro cuore, tutta la nostra anima, mente e forza, sperando che possiamo lavorare e spenderci per Lui con tutto il nostro cuore e la nostra mente e senza girarci intorno o cercare di trattare con Lui. Coloro che si comportano così sono quelle più apprezzate da Dio. Proprio come Pietro: egli ha genuinamente cercato un modo di amare Dio, è stato in grado di accettare il Suo giudizio e castigo e anche la sua vita povera, e non ha mai dato libero sfogo alle proprie preferenze in fatto di cibo, indumenti e abitazioni. Inoltre, ha lavorato sodo e sacrificato molto per soddisfare Dio. Alla fine, Dio gli ha donato le chiavi del Regno dei Cieli. Tramite una seria riflessione, possiamo ottenere una certa comprensione delle parole di Dio e siamo disposti a ricercare questo aspetto della verità per poi addentrarci in essa e impegnarci per soddisfare tutte le richieste di Dio. Se praticheremo così ogni giorno, calmeremo i nostri cuori davanti a Dio.

3. Rivolgere un pensiero all’amore di Dio in momenti normali

Le parole di Dio dicono: “In genere dovrebbe risultarti normale riuscire ad avvicinarti a Dio nel cuore, a contemplare l’amore di Dio e meditare sulle Sue parole senza essere disturbato dalle cose esteriori. Quando il tuo cuore avrà raggiunto un certo grado di pace riuscirai a meditare silenziosamente e a contemplare l’amore di Dio dentro di te, avvicinandoti davvero a Lui indipendentemente da ciò che ti circonda, fino al punto in cui nel tuo cuore sgorgheranno le lodi; questo è meglio ancora della preghiera. A quel punto possiederai una certa levatura”.

Per quietare i nostri animi davanti a Dio, dobbiamo fare in modo che meditare e riflettere sul Suo amore diventi una pratica comune. Tuttavia, più spesso che no, quando siamo liberi pensiamo a questioni materiali come guadagnare e godere ancor più della nostra carne, oppure agiamo senza pensare. In questo modo non riusciremo mai a quietarci davanti a Dio. Perciò, facciamo in modo che la nostra pratica si accosti di più a questa linea. Ad esempio, quando andiamo e torniamo dal lavoro in autobus, oppure quando siamo a letto prima di addormentarci, potremmo pensare a come Dio ci abbia guidato per farci sperimentare le cose accaduteci durante la giornata. Possiamo anche pensare a tutta la grazia che Dio ci ha donato e riflettere sul Suo amore. Ad esempio, nei momenti negativi in cui abbiamo ceduto alla debolezza, Dio ci ha sostenuto e aiutato molte volte tramite i fratelli e le sorelle, e le Sue parole ci hanno confortato, così che noi siamo stati in grado di liberarci da quelle situazioni difficili e abbiamo percepito il Suo profondo amore per noi. Quando riflettiamo sull’amore di Dio in questo modo, sentiamo che i nostri animi si avvicinano ad Egli e, di conseguenza, saremo così mossi dallo Spirito Santo che ci sentiremo in debito con Dio, perché la nostra statura morale è troppo bassa per poter mettere in pratica molte delle Sue parole. Ciò provocherà in noi una sete ancora maggiore delle parole di Dio e decideremo di inseguire la verità. Se meditiamo e riflettiamo sull’amore di Dio in questo modo, ogni giorno, più volte al giorno, saremo in grado di quietare il nostro animo e vivere al cospetto di Dio.

Se ci esercitiamo a quietare il nostro animo davanti a Dio ogni giorno, la nostra vita spirituale crescerà senza che ce ne accorgeremo. Quelli esposti qui sopra sono tre modi per calmarci e quietare il nostro animo davanti a Dio. Spero che siano d’aiuto a tutti i fratelli e le sorelle che mirano a una crescita nella propria vita.