Matteo 16:19 - Perché il Signore Gesù diede le chiavi del Regno dei Cieli a Pietro?

Vangelo di oggi - Matteo 16:19

Io ti darò le chiavi del Regno dei Cieli; e tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato ne’ cieli, e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto ne’ cieli

Perché il Signore Gesù diede le chiavi del Regno dei Cieli a Pietro?

In Matteo 16:19, il Signore Gesù disse a Pietro: “Io ti darò le chiavi del Regno dei Cieli; e tutto ciò che avrai legato sulla terra sarà legato ne’ cieli, e tutto ciò che avrai sciolto in terra sarà sciolto ne’ cieli(Matteo 16:19). Da queste parole, possiamo vedere che Pietro fu lodato dal Signore. Allora perché il Signore Gesù elogiò Pietro e non diede le chiavi del Regno dei Cieli ad altri discepoli, bensì solo a lui?? Se conosciamo il motivo, saremo in grado di trovare il modo per ottenere la lode del Signore dall’esperienza di Pietro.

Come è riportato in Matteo 16:13-16, quando il Signore Gesù chiese ai Suoi diversi discepoli: “Chi dice la gente che sia il Figliuol dell’uomo?”, alcuni di loro dissero che era Giovanni Battista, altri dissero che era Elia, altri ancora dissero che era Geremia, e solo Pietro replicò: “Tu sei il Cristo, il Figliuol dell’Iddio vivente.” Da ciò, possiamo evincere che tra i dodici discepoli, solo Pietro seppe che il Signore Gesù era il Messia, il Cristo, e venne dallo Spirito Santo. Perciò, per quanto i farisei condannassero, attaccassero e giudicassero il Signore Gesù, Pietro non andò mai in confusione, seguendoLo tutto il tempo. È chiaro, quindi, che Pietro aveva la vera conoscenza del Signore Gesù. Allora, come Pietro cercava di conoscere e di amare il Signore? La parola di Dio spiega chiaramente la verità di questo aspetto.

Dio Onnipotente dice: “Pietro seguì Gesù per alcuni anni e in Lui vide molte cose che non c’erano in altre persone. […] Durante la sua vita, Pietro si misurò con tutto ciò che Gesù faceva. In particolare, erano incisi nel suo cuore i messaggi della predicazione di Gesù. Era totalmente devoto e leale a Gesù, e non espresse mai alcuna recriminazione contro di Lui. Come risultato, divenne il fedele compagno di Gesù dovunque Egli andasse. Pietro osservò gli insegnamenti di Gesù, le Sue gentili parole, il cibo che assumeva, il Suo abbigliamento, dove trovava riparo e come viaggiava; emulava Gesù in tutto e per tutto. Non fu mai presuntuoso, ma si liberò di tutto ciò che era superato, seguendo l’esempio di Gesù nelle parole e nelle azioni. Fu allora che Pietro sentì che i cieli e la terra e tutte le cose erano nelle mani dell’Onnipotente e che, per tale ragione, non poteva fare scelte personali. Pietro, inoltre, assimilò tutto ciò che Gesù era e lo usò come esempio”.

Dopo un periodo trascorso facendo esperienza, Pietro vide in Gesù molte azioni di Dio, assistette all’amabilità di Dio e notò molto dell’essere di Dio in Gesù. Così vide anche che le parole di Gesù non avrebbero potuto essere proferite da un uomo e che l’opera che Gesù aveva compiuto non avrebbe potuto essere realizzata da un uomo. Nelle parole e nelle azioni di Gesù, inoltre, Pietro vide molta saggezza in Dio e molta opera divina. Nelle sue esperienze, non aveva semplicemente conosciuto sé stesso, ma si era concentrato anche sull’osservazione delle azioni di Gesù, da cui aveva scoperto molte cose nuove; vale a dire che c’erano molte espressioni del Dio pratico nell’opera che Dio aveva compiuto per mezzo di Gesù e che le parole e le azioni di Gesù, i modi in cui guidava le Chiese e l’opera che aveva fatto erano diversi da qualsiasi uomo comune. Quindi, Pietro aveva appreso da Gesù molte lezioni che doveva imparare, e quando ormai Gesù stava per essere crocifisso, aveva acquisito una certa conoscenza di Gesù – una conoscenza che divenne la base della sua fedeltà di una vita dedicata a Gesù e della sua crocefissione a testa in giù che egli patì per amore del Signore”.

Da queste parole di Dio, possiamo evincere che Pietro desiderava conoscere il Signore Gesù e che, quando interagiva con Lui, osservava ogni piccola cosa che Egli diceva e faceva. In Lui, Pietro vide molta divinità. Per esempio, le parole dette dal Signore Gesù erano piene di autorità e potere; nessun uomo era capace di svolgere la Sua opera; nessun uomo possedeva la Sua misericordia, amore, pazienza e tolleranza verso l’umanità. Inoltre, dai diversi modi in cui il Signore Gesù trattava la gente comune e i farisei, Pietro poté vedere la Sua santità e giustizia. La rivelazione del Signore e il Suo modo di vivere erano tutte cose positive e potevano portare la luce all’uomo, ecc. Questi motivarono il suo amore per il Signore. Pietro prese il Signore Gesù come esempio, prestò attenzione alla volontà di Dio, ebbe la massima lealtà nei Suoi confronti, guidando le Chiese e diffondendo il Suo Vangelo. Grazie alla sua ricerca, alla fine, raggiunse il sommo amore per Dio e l’obbedienza fino alla morte, fu crocifisso a testa in giù per amor Suo.. Il Signore Gesù favorì la sua personalità e la sua ricerca nella sua fede in Dio. Egli sapeva che Pietro era assolutamente degno del Suo incarico e della Sua fiducia, il che spiega perché gli diede le chiavi del Regno dei Cieli.

Attraverso questo, il Signore ci stava anche dicendo che Pietro era un uomo che era in sintonia con il cuore di Dio, e che la sua ricerca era lodata da Lui. Se vogliamo entrare nel Regno dei Cieli, dobbiamo imitare Pietro e cercare di conoscere Dio e amarLo, mettere in pratica le Sue parole nella nostra vita ed essere persone che amano e conoscono Dio. Solo in questo modo possiamo ricevere la Sua promessa e avere l’opportunità di accedere al Regno dei Cieli.

Leggendo fin qui, amici, riuscite a percepire le scrupolose intenzioni di Dio? Volete imparare le Sue parole e diventare persone che Lo conoscono e Lo amano? Fate clic sul link. Impareremo e comunicheremo insieme online.